Norme e prassi stratificate nel tempo e disposizioni retroattive, a tal punto che spesso nemmeno la giurisprudenza è stata in grado di esprimersi in modo univoco sulla questione della spettanza o non spettanza. Il credito d’imposta per l’attività di Ricerca & Sviluppo, attivo fino al 2031, è tra le principali misure di supporto per le aziende che investono in tecnologie avanzate, digitalizzazione e sostenibilità. È un dispositivo, però, che richiede attenzione ed elevata professionalità nell’applicazione e nella gestione, al fine di evitare contenziosi che possono arrivare anche in sede penale.
Come possono tutelarsi dalle sanzioni amministrative e penali le imprese che hanno fruito o intendono fruire dei crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione e design? Anche i buoni progetti, ben documentati, possono vacillare di fronte all’Agenzia delle Entrate.
A partire da luglio 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dà la possibilità di certificare i progetti che non siano già stati oggetto di processo verbale di constatazione. Con l’aiuto di specialisti accreditati presso lo stesso Ministero, guida le imprese nell’«applicazione in condizioni di certezza operativa» degli incentivi, al fine di evitare sorprese al momento dei controlli fiscali.
Agevola Imprese Group, avvalendosi del know-how di un certificatore esperto, iscritto all’apposito Albo Mimit, mette al servizio delle aziende questo fondamentale strumento di compliance e protezione.
La certificazione dei crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione e design, fruiti dagli anni 2015 in avanti:
