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Sto pianificando di acquistare per la mia azienda un autocarro allestito con piattaforme aeree. Posso beneficiare dell’incentivazione Nuova Sabatini? Potreste seguirmi voi»?
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Così comincia una storia che i consulenti Agevola hanno vissuto innumerevoli volte, con interlocutori e beni strumentali diversi. Un incipit che tende a ripetersi sempre simile a se stesso, ma con uno sviluppo che cambia di volta in volta, a misura dell’impresa e del bene che intende acquisire. Anche il risultato finale può cambiare: perché spesso, al contributo inizialmente ambito dall’azienda, ne possono essere sommati altri.
Qui un indice degli argomenti:
La prevalutazione
«Certo, attendiamo l’invio della Visura, con codice Ateco e preventivo». La prosecuzione del racconto ci cala nell’operatività dello staff Agevola, che inizia la valutazione con i dati alla mano.
Il bene è ordinario oppure 4.0? È pertinente con il codice Ateco dell’impresa?
Alle prime verifiche segue l’invio di una lettera d’incarico. La sottoscrizione da parte dell’impresa determina l’avviamento della fase di raccolta documentale.
«È fondamentale un attento controllo per accertare che l’agevolazione desiderata possa effettivamente essere richiesta. Devono essere recuperati tutti i documenti per calcolare i parametri dimensionali dell’impresa. Specifici moduli, poi, consentono di inquadrare il tipo di investimento, escludendo voci come costi di installazione e trasporto, riscontrando che il bene sia nuovo e non oggetto di permuta».
La domanda mista
«Per una piccola impresa del nord-est, un autocarro allestito con delle piattaforme aeree». È in questa prima fase di analisi che i consulenti Agevola possono individuare quella che viene definita una “domanda mista” in cui, per il calcolo dello spettante contributo Nuova Sabatini, bisogna tenere conto della corretta suddivisione in preventivo degli importi di autocarro e piattaforme: costi che dovranno poi coincidere in fase di rendicontazione e che determineranno diverse percentuali di contribuzione a fondo perduto sulla parte ordinaria e sulla parte 4.0 dell’investimento.
L’invio della domanda Nuova Sabatini
E si arriva così all’invio della domanda; la banca o la società di leasing coinvolta nell’investimento è chiamata a dare parere positivo o negativo. Ricevuto il suo protocollo, i consulenti Agevola sono autorizzati ad avvisare l’impresa che l’investimento nell’autocarro con piattaforme aeree può essere avviato: da questo momento è possibile procedere con la stipula e versare eventuali acconti.
Dopo un paio di mesi, arriveranno le credenziali di accesso al portale (se non già in possesso dell’azienda che ha già presentato precedenti domande Nuova Sabatini).
Dopo altri due mesi circa, quindi a distanza di quattro mesi dalla data di invio della domanda, sarà emanato anche il decreto di concessione; successivamente si passerà alla fase di chiusura.
Per la rendicontazione si attueranno modalità diverse a seconda che sia stato richiesto un finanziamento o un leasing: serviranno fatture e liberatoria, o verbale e liberatoria, a seconda del caso.
Il contributo sarà direttamente versato sul conto del beneficiario dopo otto mesi dalla chiusura della rendicontazione, salvo richieste di integrazioni lungo il percorso.
Spin off: la cumulabilità
Come ogni racconto che si rispetti, la vicenda all’autocarro protagonista della storia ha anche uno uno spin off, la cui narrazione prende il via ancora al momento del primo sguardo al preventivo.
«Le piattaforme aeree». Determinata la presenza di un elemento 4.0, all’azienda viene proposto di essere seguita anche per quanto riguarda la procedura per l’ottenimento del relativo credito d’imposta. Il supporto prende forma con la redazione di una perizia oppure con l’assistenza alla corretta compilazione dell’autocertificazione. Il credito d’imposta generato dall’investimento ha vita propria: può essere utilizzato una volta attestata l’interconnessione del bene, nella nostra storia molto prima della ricezione del contributo Nuova Sabatini.
Grazie: il lieto fine
Oltre al sostegno dell’investimento garantito dalla sinergia tra due agevolazioni cumulabili, l’azienda ha poi la possibilità di accedere alla garanzia del Fondo PMI a supporto dell’intera operazione, avvalendosi ancora dello stesso interlocutore unico: Agevola.
«Buongiorno, confermiamo che in data odierna abbiamo ricevuto i contributi richiesti. Grazie». Ed ecco il miglior lieto fine.
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