«All’inizio di ogni impresa è il vostro atteggiamento, sopra qualsiasi altra cosa, che ne determina la riuscita». Così Jessica Gaigher, una settimana fa, ha aperto il suo intervento al convegno “Industria 4.0 e tecnologie digitali: come cogliere le opportunità emergenti”, nell’ambito di SAVE Verona. Anche quest’anno Agevola ha preso parte alla manifestazione, organizzata presso il Centro Congressi Palaexpo di Veronafiere, per una due-giorni dedicata all’innovazione.
Si è tenuta gli scorsi 18 e 19 ottobre, alla fiera di Verona, la sedicesima edizione di SAVE, Mostra Convegno delle Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazione, Strumentazione, Sensori e 4.0. Confermata anche quest’anno la collaudata vocazione dell’evento all’aggiornamento professionale di alto profilo: accanto alle soluzioni più innovative per lo smart manufacturing, proposte in esposizione, sono stati numerosi gli approfondimenti attraverso meeting e seminari.
Sotto i riflettori le più innovative risposte alle sfide lanciate all’industria e ai suoi processi: soluzioni 4.0, automazione e controllo, sensoristica, strumentazione, condition monitoring, manutenzione e asset management, efficienza energetica, meccatronica, raccolta dati e analisi, robotica.
Agevola a SAVE
Presente anche Agevola, con il suo stand, alla manifestazione. I consulenti del gruppo hanno dato il benvenuto ai molti operatori incuriositi dalle possibilità d’incentivazione riservate agli investimenti diretti a digitalizzazione e sostenibilità. Particolare interesse è stato dimostrato nei confronti del pacchetto Prevenzione 4.0, servizio di assistenza e monitoraggio progettato per garantire il mantenimento dei requisiti nel corso dell’utilizzo del credito d’imposta destinato alla trasformazione tecnologica. «Nei visitatori incontrati all’evento», racconta la consulente senior Martina Agresti, «abbiamo riscontrato una crescente consapevolezza in merito alla necessità di farsi trovare preparati di fronte ai controlli predisposti dalle autorità: una volta ottenuto il contributo 4.0, è necessario rispettare tutte le indicazioni normative per non vederselo revocare. È un bene che questa premura sia sempre più sentita dalle imprese».
Proprio un approfondimento sul servizio Prevenzione 4.0 ha trovato spazio nell’intervento dell’ing. Bruno Mosole al convegno “Industria 4.0 e tecnologie digitali: come cogliere le opportunità emergenti”. Il contributo dell’ingegnere, storico collaboratore Agevola, si è inserito nella presentazione che ha visto protagonista Jessica Gaigher, “Finanza agevolata: i leader di domani innovano oggi (abbattendo i costi)”.
Alla platea presente in Sala Salieri, la fondatrice di Agevola ha posto l’accento sull’atteggiamento imprenditoriale come determinante per la riuscita di ogni progetto aziendale. In questo senso ha descritto il ruolo di Agevola come partner strategico accanto alle imprese, che spesso dimostrano di non avere bisogno soltanto di incentivi e contributi, ma di supporto e affiancamento nello sviluppo industriale.
Finanza agevolata: i leader di domani innovano oggi (abbattendo i costi)
«All’inizio di ogni impresa è il vostro atteggiamento, sopra qualsiasi altra cosa, che ne determina la riuscita, questo è il mantra che io mi recito tutte le mattine e tutte le sere». Una certezza che Jessica Gaigher ha iniziato a sviluppare nel 2020, in piena crisi pandemica, quando i suoi clienti dimostravano di non avere solo necessità di una guida per l’accesso alle agevolazioni, ma di un supporto emotivo. «In quell’anno ho deciso di fare il cammino di Santiago: io stessa avevo bisogno d’ispirazione, da poter riversare sui miei interlocutori. Lì un cane ha cominciato a seguirmi: nonostante la preoccupazione iniziale, ho finito per portarlo a casa con me. L’atteggiamento con cui ho affrontato la difficoltà ha creato un’opportunità», ha riferito l’imprenditrice. «Questo vale tanto nella vita, quanto nel mondo della finanza agevolata».
Volontà e determinazione: se una visione imprenditoriale coraggiosa può trasformare le difficoltà in grandi occasioni, è anche vero che per seguire la strada dello sviluppo è altrettanto necessario poter confidare in un giusto orientamento. «Sono circa vent’anni che faccio questo lavoro; le imprese sono poco informate. Ecco perché, sin da subito, abbiamo creato dei canali specifici per mettere tutti al corrente degli incentivi disponibili».
Nel proprio intervento, Jessica Gaigher ha dato peso anche a un’altra faccia della motivazione: un’agevolazione non dovrebbe mai essere un fine. È un mezzo. La spinta alla base di ogni ammodernamento deve essere quella di ottimizzare processi, ottenere certificazioni. «Molte aziende hanno utilizzato i crediti d’imposta 4.0 su determinati investimenti, senza focalizzarsi sul concetto di trasformazione digitale. Non a caso, oggi che stiamo andando verso la Transizione 5.0, sembra che il governo voglia adottare un approccio diverso, non legando più il beneficio solo all’investimento, ma mettendolo in relazione all’azienda nel suo insieme. Azienda chiamata quindi ad essere segnatamente green, etica, giusta (ESG, certificazione della parità di genere, rating di legalità sono esempi di strumenti indicati proprio a formalizzare i requisiti che possano caratterizzarla come tale)».
In questo percorso, Agevola si pone come punto di riferimento per un dialogo proficuo, che sfoci in un’analisi e in un piano strategico di investimenti a medio-lungo termine.
I principi 5.0 sono già realtà per le PMI più avanzate
Quanto relazionato dalla fondatrice di Agevola trova diretto riscontro nelle voci raccolte all’evento. «Connettere, innovare, governare, ottimizzare tutte le catene del valore» è oggi un imperativo effettivamente sentito dagli operatori incontrati a SAVE Verona. Accomuna tanto il ruolo dell’ingegneria di manutenzione 4.0 nella transizione industriale, approfondito dall’ing. Franco Santini (past president AIMAN, Chairman CEN TC 319 Maintenance), quanto quello di una “control tower” per prevenire gli ostacoli negli approvvigionamenti, nell’auspicio di Alberto Tremolada (ADACI – Associazione Italiana Acquisti e Supply Management).
Sempre, però, nell’ambito di una visione improntata all’umanocentrismo. Di “fabbrica collaborativa” ha parlato Federico Tramarin (Sensor and Measurement Research Group – Università di Modena) in una presentazione dedicata al nuovo standard Time Sensitive Networking.
Le concrete applicazioni della concezione che vede l’essere umano come fulcro della quinta rivoluzione industriale, propria dell’impostazione 5.0, hanno costituito un filo conduttore anche attraverso i convegni dedicati al mercato, in costante crescita, della robotica industriale: una realtà già in uso all’interno delle PMI, sempre più accessibile, versatile, intuitiva. E agevolabile.