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28 Marzo 2025

Simest: 1 miliardo per l’export delle imprese

Dal 25 marzo via alla misura America Latina; rinnovati i pacchetti Africa e Transizione

Sono attivi da questa settimana nuovi strumenti Simest da oltre 1 miliardo di euro a supporto dello sviluppo del Made in Italy nei mercati a più alto potenziale di crescita. A cominciare dalla nuova riserva di finanza agevolata dedicata all’export in America Latina lanciata martedì scorso. A disposizione delle imprese contributi a fondo perduto fino al 20% e finanziamenti a tasso agevolato. Con la sua dote dedicata da 200 milioni di euro, questa nuova linea d’intervento aperta dal 25 marzo si affianca alle rinnovate misure di sostegno all’internazionalizzazione incluse nel Piano d’azione per l’export presentato una settimana fa dal vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

Una nuova, importante opportunità per lo sviluppo del business internazionale è accessibile da questa settimana agli imprenditori che guardano a nuovi orizzonti oltreoceano. La riserva del Fondo 394 per l’America Latina è diretta a tutte le imprese che intendono impegnarsi ad effettuare investimenti sul territorio, che siano stabilmente presenti, esportino o si approvvigionino nell’area; ma anche quelle della loro filiera. Sul piatto risorse dedicate per 200 milioni di euro, destinate a sostenerne gli investimenti produttivi e commerciali, il rafforzamento patrimoniale, l’innovazione tecnologica, digitale, ecologica e le spese per la formazione.

Mix di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto

Un finanziamento, che può coprire tutto il progetto, erogato al tasso dello 0,371% per un massimo di sei anni, con la possibilità di richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie. E poi un contributo a fondo perduto in de minimis fino al 20% (massimo 200 mila euro), per l’impresa con almeno una sede operativa costituita da almeno sei mesi in una regione del Sud Italia (fino al 10%, e fino a 100 mila euro, per tutte le aziende nel resto d’Italia).

Previsto dalla Legge di bilancio 2025, il nuovo kit di supporto all’internazionalizzazione proposto da Simest, permette il finanziamento di un ampio ventaglio di spese: dall’incremento di capitale sociale alla formazione del personale in Italia o in America centrale o meridionale; dalle spese di viaggio a quelle di ingresso e di regolarizzazione in Italia per l’assunzione.

Sud America: un tassello chiave del Piano d’azione per l’export

Fondamentale strumento di sostegno al Made in Italy, anche questo specificamente dedicato alla “Competitività delle filiere italiane in America centrale o meridionale” rientra nel Piano d’azione per l’export presentato lo scorso 21 marzo 2025 dal ministro degli Esteri, Tajani. Il cosiddetto Piano “anti-dazi” integra e coordina molteplici strumenti di promozione messi a disposizione dallo stesso MAECI, oltre che da ICE, SACE e CDP.

Fondamentale al suo interno l’apporto di Simest, con il cluster di interventi per rafforzare la competitività delle imprese in mercati chiave e ad alto potenziale di sviluppo: si pensi alla “Misura Africa”, riserva di finanza agevolata nell’ambito del Fondo 394 messa a disposizione dall’estate del 2024 e anch’essa rilanciata, a partire da martedì scorso, con alcune novità.

Si rinnova anche la Misura Africa di Simest

Dedicata alle imprese che esportano, importano (anche materie prime strategiche) o sono presenti in Africa, viene ora estesa alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa. Con una riserva dedicata di 200 milioni e una quota di fondi del 10% rivolti alle imprese giovanili, femminili e PMI e start up innovative, anche questo strumento si amplia con nuove spese ammissibili, come quelle legate al rafforzamento della solidità patrimoniale e alla formazione del personale. Tutte le imprese aderenti alla Misura Africa beneficiano di un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%, elevato anche in questo caso al 20% per le imprese del Mezzogiorno, e dell’esenzione dalla prestazione delle garanzie.

Potenziata dal 25 marzo la riserva 394 per la “Transizione digitale o ecologica”

Ampliamento al via da questa settimana anche per un’ulteriore proposta Simest, quella per la “Transizione digitale o ecologica”, ora estesa con nuove spese ammissibili e condizioni dedicate anche alle imprese esportatrici energivore o che hanno intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico.

In questo caso viene messo a disposizione fino al 90% del finanziamento per il rafforzamento patrimoniale dell’impresa e l’innovazione dei processi produttivi, con esenzione dalla prestazione delle garanzie; tassi agevolati (anche per questo pacchetto lo 0,4% circa) e fondo perduto al 20%.

Il Sistema Italia, con Simest, per agevolare l’internazionalizzazione

«L’Italia è una potenza mondiale dell’export, che vale il 40% del PIL. Siamo il 6° esportatore mondiale. Siamo la seconda economia al mondo e la prima in Europa per diversificazione merceologica di beni esportati. Siamo presenti in pratica in ogni settore», spiega il ministro Tajani. «Il Governo intende lavorare al fianco delle imprese per sostenerne l’export e l’internazionalizzazione attraverso un insieme coordinato di interventi. Il Piano d’Azione è un nuovo strumento concreto, che verrà attuato attraverso un lavoro di squadra della Farnesina con le agenzie del “Sistema Italia” per favorire il dialogo tra aziende italiane, operatori locali e controparti estere, sostenendo la cooperazione economica e favorendo le opportunità commerciali», ha commentato Tajani.

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