320 milioni di euro a incentivazione della transizione ecologica saranno presto disponibili alle piccole e medie imprese. Lo scorso 5 dicembre 2024 il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha comunicato di aver firmato il decreto “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”. Il provvedimento prevede che i fondi UE, ripartiti con particolare attenzione al Mezzogiorno e alle realtà micro e piccole, favoriscano investimenti in impianti fotovoltaici e mini-eolici per autoconsumo immediato o differito, con sistemi di accumulo.
Al momento è stato firmato il decreto ministeriale che ne definisce il perimetro di applicazione: in attesa della registrazione alla Corte dei conti, si prevede il taglio del nastro a inizio 2025 per un nuovo strumento a favore delle piccole e medie imprese italiane che puntano sulla sostenibilità. A loro si rivolge una dote di 320 milioni di euro, che verrà gestita da Invitalia e sarà presto accessibile per investire nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili con un interessante abbattimento dei costi.
Lo stanziamento, previsto oltre un anno fa nell’ambito della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR, incentiva in particolare la realizzazione di impianti fotovoltaici e mini-eolici, anche integrati con sistemi di accumulo, per sostenere l’autoconsumo energetico immediato o differito. Un’importante opportunità per ridurre i costi energetici e accelerare l’adozione di fonti rinnovabili nel panorama produttivo nazionale, premiante soprattutto per le regioni meridionali e le micro realtà imprenditoriali.
Qui un indice degli argomenti:
Contributi fino al 40% per le micro e piccole imprese
Il decreto firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy e in corso di registrazione, mette in atto quanto concordato con l’Europa alla fine del 2023, puntando a supportare la transizione energetica delle imprese italiane attraverso un regime di agevolazioni. Gli aiuti verranno concessi sotto forma di contributi in conto impianti sui costi ammissibili dell’investimento diretto all’acquisto e alla messa in esercizio dell’impianto solare fotovoltaico o mini-eolico e relative strumentazioni e tecnologie funzionali.
Le percentuali dell’incentivo concedibile (in riferimento al Regolamento GBER) verranno tarate su dimensione aziendale e tipologia di spesa:
- 30% per le medie imprese;
- 40% per le micro e piccole imprese;
- 30% per i sistemi aggiuntivi di stoccaggio dell’energia elettrica;
- 50% per la diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.
La ripartizione delle risorse privilegia il Mezzogiorno e le piccole aziende
Dei 320 milioni complessivi, il 40% sarà riservato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre un altro 40% sarà dedicato alle micro e piccole imprese su tutto il territorio nazionale. Qualora le risorse riservate non fossero pienamente assorbite, queste verranno riassegnate alle altre PMI sull’intero parco dei possibili beneficiari.
I requisiti per ottenere le agevolazioni
Il contributo sarà destinato alle PMI con sede legale o unità produttiva sul territorio italiano, a condizione che:
- Abbiano almeno un bilancio approvato e depositato, oppure, in caso di imprese individuali e società di persone, abbiano presentato almeno una dichiarazione dei redditi.
- Operino in settori ammessi nel rispetto delle regole DNSH; sono dunque escluse specifiche attività legate ai combustibili fossili e alla raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti, e industrie ad alta intensità di emissioni CO2. Sono esclusi anche i settori carbonifero, della produzione primaria agricola, della pesca e dell’acquacoltura.
- Propongano programmi di investimento per una sola unità produttiva e riguardanti edifici già esistenti e destinati all’esercizio dell’attività aziendale.
- Supportino i programmi con una diagnosi energetica, a cura di soggetti qualificati, conforme alle disposizioni del Dlgs 102/2014.
Spese ammissibili: fotovoltaico e mini-eolico
Le spese ammissibili, che dovranno avere un costo totale compreso tra 30 mila euro e un milione di euro, includeranno:
- acquisto, installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici e mini-eolici finalizzati all’autoproduzione di energia e sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta dietro il contatore (behind-the-meter) dell’energia, per l’autoconsumo differito;
- apparecchiature e tecnologie digitali funzionali agli impianti;
- diagnosi energetica ex-ante.
I programmi d’investimento dovranno essere completati entro 18 mesi dalla data di concessione dei contributi.
Una graduatoria di merito per l’accesso all’incentivo
La selezione delle domande avverrà tramite una procedura valutativa con graduatoria, basata su criteri specifici come la capacità aggiuntiva di produzione di energia rinnovabile, l’incidenza delle tecnologie solari fotovoltaiche iscritte nel Registro Enea, l’efficienza economica dell’investimento e le certificazioni ambientali dell’impresa proponente.
Sarà un successivo provvedimento attuativo a definire punteggi, condizioni ed eventuali soglie minime di ammissibilità per indicatore, oltre che termini e modalità di presentazione delle domande.