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05 Luglio 2023

Assistenza attività ispettive, servizio dedicato alla Nuova Sabatini

Un bene acquisito con l’applicazione dell’agevolazione Nuova Sabatini; pratiche già chiuse, erogazione avvenuta correttamente. Tutto perfetto? Sì, almeno fino all’ispezione, che può avere luogo anche dopo tre anni. Per affrontare i controlli con successo, il consiglio è affidarsi subito a consulenti preparati e responsabili. Gli esperti Agevola sono pronti a un intervento immediato, sin dalla ricezione della PEC che annuncia l’attività di verifica ministeriale.

Attività ispettive sui beni strumentali che l’impresa ha acquisito con il contributo Nuova Sabatini: solo leggende metropolitane? Federica Kofol, consulente senior di Agevola, sa bene che la prospettiva dell’accertamento non è un semplice spauracchio, ma una realtà.

«Non si tratta di favole. Le autorità hanno il diritto e il dovere di vigilare sul rispetto di ogni dettaglio previsto dalle normative che regolano l’attribuzione del beneficio. Per adempiere a questo compito, si affidano a ispettorati territoriali specializzati, incaricati di selezionare a campione le aziende che dovranno essere sottoposte alle verifiche».

Chi fa da sé non fa per tre

L’iter seguito per le ispezioni prende il via con una prevalutazione da parte delle autorità, cui segue un avviso relativo all’avvio del procedimento: ne viene inviata comunicazione tramite posta elettronica certificata all’azienda che ha beneficiato dell’agevolazione, oltre che all’istituto di credito cui si è appoggiata per l’investimento e all’eventuale procuratore.

«La ricezione della PEC è una sliding door, che può aprirsi su scenari diversi». In virtù di un’esperienza diretta sul campo, Kofol consiglia l’immediato incarico a professionisti specializzati per la gestione completa della relazione con gli ispettori. «Chi fa da sé non fa per tre in questo caso, e rischia concretamente la revoca totale del contributo già ottenuto, che deve essere restituito con gli interessi. Rischia anche di essere sottoposto a controlli aggiuntivi, perché spesso a una singola irregolarità se ne collegano altre».

Assistenza e responsabilità: i compiti del procuratore

Ricevuto l’incarico, il procuratore assume la propria responsabilità in sostituzione del legale rappresentante dell’impresa “nel mirino”, con la prerogativa di gestire le richieste avanzate dagli ispettori. A partire dalla raccolta documentale: all’impresa verrà richiesto di fornire una lunga lista di titoli, la cui correttezza e veridicità dovranno essere comprovate prima di effettuare qualunque inoltro ai richiedenti.

Parametri dimensionali, bilanci, unità lavorative annue, libro unico del personale, certificato di destinazione d’uso, titolo di disponibilità dell’immobile, documentazione del rispetto della normativa vigente in materia di tutela dell’ambiente, autorizzazioni. E poi tutta la documentazione associata al bene che è stato oggetto dell’incentivazione Nuova Sabatini: prospetto impianti, contratti di acquisto e fatture, che devono riportare le necessarie diciture.

Sempre in contatto con gli ispettori, per accoglierne le istanze, è il procuratore a dover accertare l’esattezza di tutte le scritture e la loro regolare archiviazione, colmando eventuali lacune.

Visita in loco

Sulla base dell’avanzamento dell’attività di protocollazione, il consulente avrà la possibilità di concordare la data effettiva dell’ispezione, generalmente prevista nell’arco di un paio di settimane dalla prima comunicazione inviata via PEC. Presso la sede d’investimento, dove il bene acquisito con l’agevolazione deve tassativamente trovarsi a meno che non siano intervenuti trasferimenti già comunicati per tempo al Ministero, avverrà il vero e proprio accertamento. Il procuratore, eventualmente affiancato da un ingegnere in caso di attività ispettiva eseguita su una pratica Nuova Sabatini 4.0 o mista, dovrà essere fisicamente presente per consegnare l’intero fascicolo alle autorità.

«Conosciamo bene la procedura, perché sono diversi i casi che abbiamo già seguito», racconta ancora Federica Kofol. «E abbiamo più di un cliente interessato dai controlli proprio in questo momento».

Un braccio destro, sin da subito

Perché, sin dalla prevautazione dell’investimento, ancora prima dell’invio della domanda di agevolazione, è fondamentale farsi affiancare da un “braccio destro” dalla comprovata esperienza, come Agevola?

«Perché conferire mandato ad Agevola significa sin da subito ottenere assistenza qualificata. Un supporto mirato per le possibili richieste d’integrazione in fase di presentazione della domanda, un aiuto concreto al momento della rendicontazione, un sostegno tempestivo in caso di attività ispettive», conclude la consulente.

Il servizio, offerto a tutti i clienti Agevola, può essere esteso anche a coloro i quali abbiano fruito dell’agevolazione Nuova Sabatini in autonomia, previa analisi preliminare.

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È stato logico chiudere il cerchio insieme: i consulenti Agevola ci hanno seguito sin dalla predisposizione della pratica per la richiesta dei contributi, adoperando la massima precisione. Abbiamo affrontato il controllo con molta serenità: il lavoro era stato fatto bene sin dall’inizio, la buona riuscita della verifica era scontata. Alla presentazione della documentazione gli ispettori ci hanno fatto i complimenti. Un’azienda che si trovasse a gestire questo tipo di ispezione senza la forza che c’è alla base, la consapevolezza che tutto è stato fatto con cura, forse la vivrebbe con un po’più di apprensione: basta poco, anche un solo errore, per essere sanzionati».

Yuri Perin, amministratore delegato di Lamec

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