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08 Marzo 2023

“Agevolazione”. Sostantivo femminile singolare. Come “squadra”

In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, Agevola celebra la propria componente femminile con un viaggio a ritroso nel tempo. Una narrazione a più voci per ripercorrere la formazione di quello che oggi è un team di quasi venti elementi, composto soprattutto da donne, professioniste specializzate e caparbie. Capaci di sostenersi l’una con l’altra, in una condizione di reale pari opportunità.

La fondatrice, Jessica Gaigher, si occupa di finanza da oltre 15 anni, lungo un percorso tipicamente maschile. La nascita di Agevola è invece più recente, e fa tornare indietro di circa sei anni. Eccone gli esordi, raccontati dalle sue collaboratici storiche, oggi consulenti senior a servizio dei clienti del gruppo: Federica Kofol, Tanita Vigato e Martina Agresti.

Federica Kofol: impegno e precisione, la finanza è donna

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«Il nostro gruppo non ha mai smesso
di svilupparsi, né noi abbiamo mai smesso
di coltivarlo: con la presenza e l’ascolto».

È stata coinvolta nel progetto ancora prima che si concretizzasse. Parliamo dell’inizio del 2017. Jessica Gaigher era impegnata in un’altra azienda, e aveva appena deciso di crearne una tutta sua. L’obiettivo era fondare un’attività dedicata alla finanza agevolata che avesse un’impronta sostanzialmente commerciale: «all’epoca puntavamo a creare una realtà centrata solo sulla consulenza e sull’informazione. Il mio coinvolgimento ha preso le mosse con l’individuazione di una sede, e la mia scelta è caduta su Verona, centro strategico per rispondere ai contatti già consolidati da Jessica tra il Veneto e il Trentino. Pensavo che mi sarei inserita portando semplicemente le competenze che avevo già maturato nella mia carriera in ambito commerciale».

Presto però è stato chiaro che sarebbe stato necessario offrire una più ampia scelta di servizi che consentissero la crescita della nostra impresa.
«È così che ho iniziato ad accedere all’operatività, prendendo in mano le mie prime pratiche. A partire dall’agevolazione Sabatini, che era quella più richiesta dai vari collaboratori che avevamo nella zona di Bolzano. La formazione impartitami da Jessica, che già da anni lavorava nel settore, è stata continua, quotidiana. Da collaterale, l’operatività è presto diventata predominante nelle mie giornate».

Formazione:

una parola ricorrente nel racconto di Kofol. «Si tratta di uno dei valori in cui l’azienda crede più fermamente: tutti possono imparare questo lavoro. Questo è un assunto che condivido con Jessica: lei stessa ha fatto lo stesso percorso, apprendendo sul campo. Oggi nel nostro team ci sono persone laureate in economia, ma anche chi ha studiato medicina o scienze dei beni culturali. E tutti hanno imparato a fare questo mestiere».

Già, perché, dai due elementi iniziali, la squadra di Agevola ha quasi decuplicato il numero dei dipendenti nell’arco di circa sei anni. Federica Kofol ne ha seguito l’inserimento personalmente, dato che negli anni è andata specializzandosi nella gestione del personale, e oggi guida il dipartimento Risorse Umane.

«Mai, nel 2017, avrei potuto immaginare questo sviluppo, personale e aziendale».

L’espansione è stata immediata, e solo nel primo anno di attività il team era già composto di cinque elementi: «con il passaparola e uno schema da subito efficiente, l’aumento delle richieste di servizi è stato immediato. Abbiamo dovuto farvi fronte inserendo nuovi collaboratori, che fossero in grado di affiancare alla propria specializzazione (amministrazione, grafica, marketing…), anche la capacità di affacciarsi all’operatività. È stato un percorso certamente faticoso, ma che continua ancora oggi a dare frutti, e a ispirare la nostra vision: chi lavora in Agevola deve poter accedere a una conoscenza completa, sempre aggiornata, al passo con tutte le novità normative».

Quali caratteristiche vengono richieste a chi entra a far parte del team?

«La nostra impresa ha necessitato da subito di grandissimi impegno e precisione, di un enorme spirito di squadra. Di unione. Il mondo della finanza, nell’immaginario, è maschile; ma forse queste caratteristiche appartengono ancor di più alle donne, che sanno bene cosa significa essere relegate a ruoli secondari, o dover dare continuamente prova del proprio valore. Soprattutto quando l’interlocutore tipo proviene dal mondo della manifattura o dell’autotrasporto, anch’essi molto categorizzati dal punto di vista del genere. Eppure anche in settori di questo tipo troviamo continuamente riscontri positivi e disponibilità a instaurare collaborazioni fruttuose». 

«In altre realtà il comune denominatore della femminilità, può essere vissuto come un ostacolo: qui è considerato una fortuna».

Tanita Vigato: cooperazione e responsabilità per la crescita personale

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Essere complici,  cooperare per la buona riuscita dei progetti: sono tutti aspetti che in Agevola hanno grande peso, e che per me hanno comportato un vero arricchimento dal punto vista personale».

Dopo Jessica Gaigher e Federica Kofol, entra in ufficio ad aprile 2018, solo per breve tempo con mansioni amministrative. «Avevo già lavorato con Jessica a Vicenza; l’ho seguita nel suo trasferimento. Ho lavorato nell’amministrazione fino all’arrivo di Martina Agresti. Nel frattempo ho continuato a occuparmi delle pratiche per l’accesso all’agevolazione in Sabatini. Più o meno in coincidenza con lo scoppio della pandemia ho iniziato a specializzarmi nelle procedure legate al Fondo di garanzia per le PMI».

L’attività di Agevola, a quell’epoca, era in piena fioritura: «le collaborazioni con importanti società di leasing e studi di commercialisti aumentavano, crescevano il portafoglio clienti e il numero di pratiche da portare a termine. L’ampliamento del team teneva a fatica il passo con una simile esplosione. Solo da un anno circa, da quando l’“equipaggio” è a pieno regime, ho la possibilità di dedicarmi anche alla gestione dei bandi. Il primo di cui ho potuto occuparmi in autonomia era dedicato all’innovazione, promosso dalla Regione Veneto».

Grazie a questo percorso immersivo, sempre supportato da una naturale volontà di approfondimento e di studio personale, Tanita Vigato ha maturato una visione completa della finanza agevolata, che ora trasmette occupandosi anche della formazione professionale all’interno del gruppo.

«L’impulso di partenza è arrivato da un’amicizia già consolidata al di fuori del lavoro, almeno per quanto riguarda il primissimo nucleo su cui poi si è costruita una struttura ancora più grande.

Abbiamo potuto, sin da subito, godere di un ambiente positivo e propositivo in cui trovarci a nostro agio, sin dall’inizio con un coinvolgimento diretto a livello decisionale e di responsabilità.

Questa impostazione non è mai cambiata, nemmeno con l’allargamento della squadra. Essere complici, darsi una mano a vicenda, cooperare per la buona riuscita dei progetti: sono tutti aspetti che in Agevola hanno grande peso, e che per me hanno comportato un vero arricchimento dal punto vista personale».

C’è mai stato qualche dubbio sulle competenze di un gruppo quasi interamente femminile?

«Posso dire con certezza che la maggior parte degli interlocutori con cui abbiamo avuto a che fare negli anni non ha mai dubitato del nostro valore solo perché donne. Sì, credo resterà sempre il pregiudizio verso una donna che va a fare un sopralluogo in azienda, considerata magari meno preparata da un punto di vista tecnico, ma noi raramente ci siamo scontrate con questo tipo di etichetta».

Martina Agresti: una partita vinta in famiglia

«Erano tutte sfide personali.
Ma, vissute l’una accanto all’altra,
ci facevano crescere insieme».

Così Martina Agresti, consulente senior di Agevola, riassume i primi tempi del suo percorso in azienda.

Era tornata a Verona dopo diversi anni in un’altra città; aveva già maturato una ricca esperienza in ambito amministrativo, presso una società di commercio all’ingrosso nel settore alimentare.

Siamo alla fine del 2018; Agresti cercava un part-time, per conciliare l’attività lavorativa con quella di cura della figlia, ancora piccina. Proprio come Agevola: nuova realtà professionale nel settore finanziario, da poco creata da Jessica Gaigher. All’epoca, quello che sarebbe cinque anni dopo diventato un team di quasi venti persone, era composto solo da tre elementi: la fondatrice, affiancata da Federica Kofol e Tanita Vigato.

«Jessica cercava un collaboratore cui affidare l’amministrazione dell’azienda. Io, dal canto mio, cercavo un’atmosfera dinamica e brillante che desse motivazione al mio lavoro. Così sono entrata nel gruppo: si è creata subito una straordinaria sinergia. Io ascoltavo e imparavo. Si ragionava insieme su ogni singola pratica, per trovare ogni volta la giusta soluzione. Si dividevano compiti e responsabilità».

Così Martina, apprendendo dalle e con le colleghe, ha pian piano ampliato il proprio ruolo all’interno di Agevola, anche al di fuori dei confini dell’amministrazione. «La condivisione dei tempi, degli spazi, dei trucchi del mestiere, ha significato per me crescere non solo a livello professionale, ma anche personale». Tanto che la predisposizione ad entrare subito in sintonia con le esigenze del cliente, per rispondere con prontezza alle richieste, ha gradualmente preso la forma di una nuova specializzazione. «Nell’ultimo anno ho sempre più spostato la mia attività verso la vendita di servizi: quest’ambito si è rivelato una partita vinta, che mi ha fatto scoprire un lato inaspettato di me stessa. Nel tempo ho affermato la mia professionalità anche nel coordinamento dell’ufficio, approfondendo la gestione pratica di bandi e perizie, sia in area 4.0 sia nel campo dell’R&S».

Dal 2018, la crescita costante del gruppo è andata di pari passo con un ampliamento del personale e delle strutture, ma una cosa non è cambiata. «Non sopporto l’abuso del termine “famiglia” al di fuori delle mura di casa. Eppure qui è così.

Agevola è una rete di legami profondi, in cui sorellanza, solidarietà e voglia di evolvere insieme guidano la gestione dei conflitti e indicano la via per la soluzione dei problemi. Ogni giorno vengo al lavoro felice. Perché quest’azienda è anche mia».

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