Sull’edizione de «Il Sole 24 Ore» datata 27 agosto 2024,...
Scopri di piùDICITURA DOCUMENTAZIONE 4.0: solo sulla fattura o anche altrove?
Espresso riferimento alla norma agevolativa: deve essere indicato, oltre che sulle fatture di acquisto, anche nel documento di trasporto e nel verbale di collaudo e interconnessione del bene agevolabile 4.0?
Credito d’imposta 4.0: come ricordato settimana scorsa, la Legge di bilancio 2021 ribadisce che «ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. A tal fine, le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni legislative».
Fatture e altri documenti, dunque. Quali?
Questa la dicitura da apporre dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022:
«Bene agevolabile ai sensi della Legge 30 Dicembre 2020 n. 178 – Legge di Bilancio 2021 – art. 1 commi dal 1051 al 1067, come modificati dal comma 44 dell’art. 1 della Legge 234/2021».
Secondo la Legge di Bilancio 2021, l’espresso riferimento alle disposizioni di legge deve essere indicato anche nel documento di trasporto e nel verbale di collaudo e interconnessione.
È davvero così?
Con la risposta all’interpello n. 270/2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito un’interpretazione del comma 1062 dell’articolo 1 della citata Legge di Bilancio, sul tema della dicitura da apporre obbligatoriamente sulla documentazione relativa agli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 per l’ottenimento del credito d’imposta.
Con la risposta al quisito 270, l’Agenzia ha confermato che l’obbligo resta effettivamente fermo per i documenti che certificano la consegna del bene, quali il «documento di trasporto».
Invece, presupposto che il «verbale di collaudo o di interconnessione» riguardi univocamente i beni oggetto dell’investimento cui si riferiscono i documenti summenzionati, essendo tali documenti, per le caratteristiche che li contraddistinguono, non attribuibili a beni diversi da quelli cui il relativo contenuto fa riferimento, non si estende sugli stessi l’obbligo di riportare l’espresso riferimento di cui al citato comma 1062.
Se manca la dicitura corretta, l’agevolazione si salva così
Come chiarito nella risposta all’interpello n. 438/2020, prima dei controlli ufficiali è possibile regolarizzare i documenti sprovvisti di dicitura già emessi, evitando di compromettere la fruizione dell’agevolazione. Basta seguire le giuste “istruzioni per l’uso”.
Accedi alle agevolazioni con noi
Il team di Agevola fornisce assistenza per qualsiasi necessità di regolarizzazione. Un partner sempre affidabile, dalla presentazione della domanda fino all’eventuale richiesta di attività ispettiva; un punto di riferimento per essere sempre aggiornato e supportato al meglio in ogni investimento.
Bisogno di ulteriori informazioni?
Per ricevere maggiori informazioni o ricevere una consulenza sui nostri servizi non esitare a contattarci.
Jessica Gaigher / The Founder
CONTATTACI ORACHIAMACI ORAIscriviti alla nostra Newsletter!
Rimani sempre aggiornato!
Articoli recenti
Autotrasporto ad Elevata Sostenibilità. Fino a 24 mila euro per veicolo dal 26 agosto 2024
Tornano sul piatto i contributi Elevata Sostenibilità per i veicoli...
Scopri di piùTransizione 5.0, via agli incentivi
Via libera definitivo al Piano Transizione 5.0. Nella serata di...
Scopri di piùCredito d’imposta ZES Unica, gli scenari dopo il riparto
Ha sollevato un polverone la vicenda “credito d’imposta ZES”; il...
Scopri di piùNuova Sabatini, rifinanziamento 2024 da 201 milioni. Da ottobre aumenta il fondo perduto a fronte capitalizzazione
Incremento di 200,7 milioni di euro della disponibilità per l’anno...
Scopri di più