Nuove opportunità d’incentivazione si aprono per le imprese venete, lombarde, altoatesine. Dall’ottimizzazione della produzione nel senso dell’economia circolare alle attività legate all’autoimprenditorialità, fino all’efficientamento energetico con l’installazione di impianti per energie rinnovabili. Contributi a copertura delle spese, fino al 70% a seconda di casi, vengono offerti dai più interessanti bandi regionali di imminente apertura o già accessibili. Per pianificare subito, con un sensibile abbattimento dei costi, i prossimi investimenti in Veneto e Alto Adige; oppure per recuperare, attraverso un contributo a fondo perduto, le spese già effettuate per l’avvio di una nuova impresa in Lombardia. Ecco le schede sintetizzate da Agevola per una prima valutazione dei vantaggi riservati alle aziende che investono nello sviluppo del proprio business.
Regione Veneto
BANDO PER IL MIGLIORAMENTO E L’EFFICIENTAMENTO DELLE PMI CON L’ECONOMIA CIRCOLARE
Promuove la transizione verso un’economia circolare e resiliente sotto il profilo delle risorse, sostenendo i processi di produzione ed efficientamento nelle micro, piccole e medie imprese in forma singola.
RISORSE
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 7.214.206 euro.
ATTIVITÀ FINANZIABILI
Proposte progettuali di:
- reingegnerizzazione del prodotto e/o del packaging del prodotto al fine di favorirne la durabilità, la riparabilità o le modalità di recupero, inclusi gli impianti pilota;
- reingegnerizzazione impiantistica del processo o del prodotto volte alla sostituzione di materie prime o additivi utilizzati nel ciclo produttivo con rifiuti, End of Waste (già autorizzati o da autorizzare) o sottoprodotti, inclusi gli impianti pilota;
- reingegnerizzazione del ciclo produttivo e/o modifiche gestionali del ciclo produttivo e della supply chain al fine di migliorare l’efficienza nella produzione tramite la riduzione dei consumi di risorse e degli scarti di lavorazione, inclusi gli impianti pilota;
- reingegnerizzazione del ciclo produttivo, anche in sinergia con diverse realtà produttive, che prevenga la produzione di rifiuti attraverso la creazione di una filiera di sottoprodotti.
Spese ammesse:
- macchinari, impianti, e attrezzature nuovi ed usati;
- suolo;
- immobili impianto/intervento;
- opere murarie e impiantistiche funzionali all’intervento;
- programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
- spese per consulenze specialistiche e servizi esterni;
- spese per garanzie;
- spese generali.
TIPOLOGIA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE
Il regime d’aiuto è selezionato dall’impresa richiedente:
1. DE MINIMIS
- Spesa ammissibile: minima 50 mila euro, massima 300 mila euro.
- Intensità massima del contributo in conto capitale a fondo perduto: 70%.
- Contributo richiedibile: da 35 mila a 210 mila euro.
2. IN ESENZIONE – Micro e Piccole imprese
- Spesa ammissibile: minima 300 mila euro, massima 2 milioni di euro.
- Intensità massima del contributo in conto capitale a fondo perduto: 55%.
- Contributo richiedibile: da 165 mila a 1.100.000 euro.
3. IN ESENZIONE – Medie imprese
- Spesa ammissibile: minima 300 mila euro, massima 2 milioni di euro.
- Intensità massima del contributo in conto capitale a fondo perduto: 45%.
- Contributo richiedibile: da 135 mila a 900 mila euro.
VINCOLI
- Gli interventi devono essere realizzati sul territorio della Regione del Veneto, in relazione all’unità locale/sede operativa del richiedente.
- De minimis: ammissibilità degli interventi e delle spese dal primo gennaio 2023 ed entro la data di conclusione del progetto.
- In esenzione: ammissibilità degli interventi e delle spese dalla data di presentazione della domanda di sostegno ed entro la data di conclusione del progetto.
- Non sono in ogni caso ammissibili i progetti materialmente completati o pienamente attuati prima che sia stata presentata la domanda di sostegno.
- Durata del progetto: entro 24 mesi dalla pubblicazione del decreto di finanziabilità.
- A fronte di proposta progettuale corredata di relazione tecnica sottoposta a commissione di valutazione, l’agevolazione è concessa sulla base di procedura a graduatoria.
SCADENZE
Compilazione e presentazione delle domande dalle ore 10 del 23 aprile 2024 alle ore 17 del 18 luglio 2024.
Regione Lombardia / Unioncamere Lombardia
NUOVA IMPRESA 2024
Attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto, sostiene l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità. Si rivolge a MPMI che hanno aperto una nuova impresa in Lombardia a decorrere dal primo giugno 2023, ma anche, se domiciliati in regione, a lavoratori autonomi con partita IVA individuale (non iscritti al Registro delle imprese) che hanno dichiarato l’inizio attività dal primo giugno 2023 e professionisti ordinistici con partita IVA individuale attiva (non iscritti al Registro delle Imprese), che hanno dichiarato l’inizio attività da non oltre quattro anni dalla data della domanda.
RISORSE
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 3.706.765,45 euro.
ATTIVITÀ FINANZIABILI
Sono ammissibili, al netto di IVA, le spese in conto capitale per:
- acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e realizzazione di strutture, anche in muratura, strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta (non sono ammessi gli autoveicoli);
- acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto;
- acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);
- registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.
Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto corrente:
- onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);
- onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, negli ambiti: marketing e comunicazione; logistica; produzione; personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; contrattualistica; contabilità e fiscalità;
- spese relative alle consulenze specialistiche legate alla registrazione allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale;
- canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;
- sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell’attività) e strumenti di comunicazione e promozione (messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, ecc.).
TIPOLOGIA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE
Contributo a fondo perduto concesso in regime de minimis.
- Spesa minima ammissibile: 3 mila euro.
- Intensità del contributo: fino al 50%, nel limite massimo di 10 mila euro.
VINCOLI
- L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente. Possono essere presentate anche domande di contributo che prevedano esclusivamente spese in conto capitale.
- Sono ammissibili esclusivamente le spese per l’avvio della nuova impresa, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA, sostenute e quietanzate dopo la data di attribuzione della partita IVA all’Agenzia delle Entrate (dal primo giugno 2023 per i lavoratori autonomi con partita IVA e per le imprese entro il termine massimo di dodici mesi precedenti all’iscrizione al Registro delle imprese) e fino alla data di presentazione della domanda di contributo (che sarà stabilita dal bando nel limite massimo del 30 aprile 2025) e in ogni caso per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2024.
- Per i professionisti ordinistici sono ammissibili esclusivamente le spese per l’avvio della professione ordinistica dopo il periodo di praticantato e l’abilitazione professionale conseguente all’esame di stato, sostenute e quietanzate dopo la data di attribuzione della partita IVA all’Agenzia delle Entrate (entro il termine massimo di 4 anni precedenti alla data della domanda di contributo) e fino alla data di presentazione della domanda di contributo (che sarà stabilita dal bando nel limite massimo del 30 aprile 2025) e in ogni caso per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2024.
- L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello” a rendicontazione secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione.
SCADENZE
Attesa pubblicazione del bando attuativo da parte di Unioncamere Lombardia entro il 25 maggio 2024 per successiva apertura dello sportello.
Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige
CONTRIBUTI PROVINCIALI 2024: EFFICIENZA ENERGETICA ED ENERGIE RINNOVABILI PER LE IMPRESE
Otto linee di incentivazione rivolte a tutte le imprese nel territorio della provincia di Bolzano per interventi su edifici ed impianti esistenti: risanamento energetico di edifici, bilanciamento idraulico di impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti, ottimizzazione energetica dell’illuminazione stradale ed esterna di aree sportive e campi sportivi, audit energetici. Per impianti solari termici, pompe di calore elettriche con impianti fotovoltaici, impianti fotovoltaici per piccole imprese, impianti fotovoltaici ed eolici senza collegamento alla rete, i contributi sono destinati anche a edifici nuovi.
ATTIVITÀ FINANZIABILI
1 . Risanamento energetico di edifici riscaldati e realizzati con concessione edilizia rilasciata prima del 12 gennaio 2005.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- Certificazione CasaClima B o di classe superiore dell’involucro dell’edificio oppure certificazione CasaClima R dell’edificio:
- PICCOLA IMPRESA: 50%
- MEDIA IMPRESA: 40%
- GRANDE IMPRESA: 30%
- Certificazione CasaClima C dell’involucro dell’edificio oppure edifici soggetti a tutela storico-artistica o tutela degli insiemi:
- PICCOLA IMPRESA: 40%
- MEDIA IMPRESA: 30%
- GRANDE IMPRESA: 20%
2 . Bilanciamento idraulico di impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti per edifici realizzati con concessione edilizia rilasciata prima del primo gennaio 2013.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 40%
- MEDIA IMPRESA: 30%
- GRANDE IMPRESA: 20%
3 . Ottimizzazione energetica dell’illuminazione stradale e dell’illuminazione esterna di aree e campi sportivi con attestazione di un risparmio minimo di energia elettrica del 50% riferito alla situazione esistente.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 40%
- MEDIA IMPRESA: 30%
- GRANDE IMPRESA: 20%
4 . Impianti solari termici (i collettori solari devono essere dotati di certificazione Solar Keymark).
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 40%
- MEDIA IMPRESA: 30%
- GRANDE IMPRESA: 20%
5 . Pompe di calore elettriche con impianti fotovoltaici.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 40%
- MEDIA IMPRESA: 30%
- GRANDE IMPRESA: 20%
6 . Impianti fotovoltaici per piccole imprese connessi alla rete, a copertura del fabbisogno annuo di energia elettrica dell’impresa richiedente.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 20%
7 . Impianti fotovoltaici ed eolici (anche combinati) non allacciati alla rete elettrica, corredati di batterie di accumulo.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 40%
- MEDIA IMPRESA: 30%
- GRANDE IMPRESA: 20%
8 . Audit energetici per piccole e medie imprese non obbligate all’esecuzione di diagnosi energetiche.
Intensità di contributo sui costi ammissibili:
- PICCOLA IMPRESA: 50%
- MEDIA IMPRESA: 40%
CONDIZIONI COMUNI A TUTTE LE LINEE
VINCOLI
- Spesa minima ammissibile: 4 mila euro, IVA esclusa.
- Le domande di contributo, corredate della documentazione richiesta, devono essere presentate prima dell’avvio dei lavori. L’acquisto di terreni e lo svolgimento di lavori preparatori, quali la progettazione, la richiesta di permessi, la predisposizione dei documenti relativi alla domanda di contributo o la realizzazione di studi di fattibilità, non sono considerati avvio dei lavori.
- Per interventi la cui realizzazione avviene in un arco temporale pluriennale (fino ad un massimo di tre anni), deve essere allegato un cronoprogramma con le spese annuali.
- I beneficiari sono obbligati a non vendere gli edifici o le unità immobiliari per i quali sono stati incentivati interventi, ovvero non cessare l’attività economica nell’immobile sul quale sono stati eseguiti gli interventi, per un periodo di cinque anni a partire dalla data di liquidazione del contributo.
SCADENZE
Le domande di contributo possono essere presentate dal primo gennaio al 31 maggio dell’anno di avvio dei lavori; verranno approvate secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento della disponibilità dei fondi.