La più recente disciplina relativa al contributo Nuova Sabatini, in vigore dall’inizio del 2023, ha in alcuni casi suscitato incertezze legate alle procedure di concessione ed erogazione. Ecco alcune delle domande frequenti rivolte allo staff Agevola in relazione alle nuove disposizioni che regolano l’agevolazione, concessa su finanziamenti bancari (o leasing) per l’acquisto di beni strumentali da parte delle PMI. Rispondono i consulenti specializzati Silvia Bompan e Lorenzo Battocchio.
È previsto per ogni impresa un limite di 4 milioni di euro di finanziamenti ammessi all’agevolazione. Come posso controllarne il raggiungimento da parte della mia azienda?
Sul portale messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata recentemente attivata una nuova funzione per consentire un controllo molto rapido del plafond già utilizzato da ciascun beneficiario.
Fino a poco tempo fa, era necessario recuperare i singoli decreti, verificare la presenza di eventuali ulteriori domande in sospeso o di rideterminazioni, infine sommare gli importi deliberati.
Oggi, l’area di gestione delle domande Nuova Sabatini riservata ad ogni impresa è dotata di una finestra di facile consultazione, accessibile all’azienda o al procuratore, che mostra l’utilizzo dell’agevolazione in rapporto al limite consentito.
Ho raggiunto il plafond di 4 milioni, ma ho in programma un nuovo investimento agevolabile con la Nuova Sabatini. Quando potrò di nuovo accedere?
Bisognerà controllare le deadline dei contratti relativi ai finanziamenti già ammessi all’agevolazione, anche antecedentemente al primo gennaio 2023. Man mano che gli stessi risultano ultimati, liberano risorse disponibili per nuovi investimenti agevolati equivalenti all’importo del contratto ultimato.
Alla data di scadenza dei termini di durata indicati dal soggetto finanziatore alla stipula del contratto, il plafond si ripristinerà automaticamente per l’importo corrispondente.
Se a una singola domanda Nuova Sabatini corrispondono più contratti di finanziamento, il plafond si ripristinerà dell’importo complessivo alla scadenza dell’ultimo contratto.
Ai fini del rispristino del plafond, non si rileva invece la data dell’eventuale estinzione anticipata dei contratti di finanziamento.
È vero che non è più obbligatoria un’unica fattura nell’ambito dei contratti di leasing? Ma che invece è ammissibile l’emissione di due fatture, una di acconto e una di saldo?
Sì. Dopo aver presentato la domanda Nuova Sabatini, per bloccare il bene con il fornitore, l’impresa o l’intermediario finanziario possono versare un acconto. Anche se oggetto di apposita fattura, l’importo di tale acconto si intende ricompreso nell’ammontare complessivo del contratto di leasing. Le indicazioni relative alla fattura di acconto, oltre che a quella di saldo, con le specifiche del soggetto verso cui la fattura è stata emessa (impresa richiedente o società di leasing) dovranno poi essere riportate nella “dichiarazione liberatoria del fornitore”.