Intervista a Tanita Vigato

Cinque anni in Agevola, via a un nuovo percorso

Il team Agevola si prepara a un cambiamento: dopo cinque anni di lavoro fianco a fianco, la consulente senior Tanita Vigato si prepara a lasciare l’azienda per continuare in una nuova realtà il suo percorso professionale. «Sento l’esigenza di dare una svolta alla mia quotidianità. In questo momento della vita ho bisogno di lanciarmi in qualcosa di nuovo».

Con la sua curiosità e il suo impegno, Tanita si è distinta negli anni fino a diventare un punto di riferimento per il gruppo. Ecco come racconta il tragitto compiuto nell’ambito della finanza agevolata.

Tanita, tu hai iniziato a collaborare con Jessica Gaigher prima che fondasse Agevola. Raccontaci com’è andata.

Torniamo indietro di qualche anno, tra il 2016 e 2017. All’epoca Jessica e io giocavamo insieme a calcio a 5; io avevo un’occupazione che non c’entrava nulla con la finanza: ero assistente alla poltrona presso un dentista, con turni molto impegnativi. Spesso me ne lamentavo con Jessica, che invece, lavorava già nel settore finanziario, per un Confidi, gestendo l’ufficio dedicato all’agevolato.

Nel 2017 la proposta di unirmi a lei: allettata dall’idea di cambiare ritmi, ho accettato. Mi sono messa in gioco, inserendomi in un gruppo di lavoro già formato, composto da cinque persone. Mi sono trovata ad affrontare un ambiente completamente nuovo. L’attività del Confidi copriva diversi rami, l’ufficio amministrato da Jessica, in cui sono entrata anch’io, seguiva principalmente l’agevolazione Sabatini e operava sulle pratiche legate al Fondo di garanzia.

Dopo circa un anno, Jessica ha deciso di avviare una sua attività: quella che oggi è Agevola. Tu l’hai seguita dopo alcuni mesi, giusto?

Esatto. Da Vicenza, Jessica si è spostata su Verona, aprendo il primo ufficio in collaborazione con Federica Kofol, anche lei una conoscenza nata in ambito sportivo. A distanza di un altro anno mi sono lavorativamente trasferita nella provincia scaligera per partecipare al nuovo progetto, pur continuando a risiedere a Vicenza.

Ora la tua carriera proseguirà in un’altra realtà, con una sede più vicina a casa; questo ha influito sulla tua scelta? La gestione della pendolarità è stata difficile o faticosa?

Devo dire di no. La questione “distanza” ha un peso molto relativo nel mio caso. Oltretutto, con la pandemia mi è stata data la possibilità di beneficiare di un piano strutturato di smart working, che poi si è protratto anche dopo la conclusione dell’emergenza.
La prossimità della mia nuova sede di lavoro è di sicuro un plus, ma è altrettanto vero che in Agevola ho avuto la possibilità di organizzarmi agilmente e adempiere ai miei compiti in autonomia, sempre in un clima di grande fiducia.

Quindi, qual è la motivazione più importante dietro a questo cambiamento?

Qui non mi manca niente. Però sento l’esigenza di dare una svolta alla mia quotidianità, alla mia vita lavorativa. In un’altra realtà, con un altro gruppo, con altre mansioni. Ciclicamente ho bisogno di quella spinta che mi fa rimettere in gioco, mi fa ripartire da zero. Ne sento la necessità: non so stare ferma, non ne sono mai stata capace.
Parto dall’idea che a contare non è tanto “quello che fai”, ma “come lo fai”. Traggo la mia motivazione non dal tipo di lavoro che effettivamente svolgo, ma dagli stimoli che mi vengono trasmessi. E in questo momento della mia vita ho bisogno di lanciarmi in qualcosa di nuovo.

E cosa ti aspetti? Sai già cosa troverai ad attenderti nella nuova azienda in cui ti inserirai?

Non del tutto: ed è proprio questo che mi dà linfa. Non sapere esattamente che cosa aspettarmi. La curiosità per me è un grande incentivo.
So che mi troverò in un ambiente di una quindicina di persone, tutte giovani, come in Agevola.

Non ti spaventa il cambiamento?

Non è timore quello che sento, ma quella via di mezzo tra la preoccupazione e l’entusiasmo.
Un po’come prima di una vacanza: c’è agitazione, ma allo stesso tempo si provano euforia e impazienza.

Comunque tu continuerai a restare un punto di riferimento per Agevola.

Magari non a livello istituzionale. Però spero di sì. Spero di aver lasciato qualcosa di positivo.
A livello di amicizia, poi, non c’è il minimo dubbio: i rapporti resteranno quelli di sempre.

Pensi che chi porterà avanti il tuo lavoro sarà all’altezza?

Sì, ne sono sicura. Abbiamo già avviato un articolato programma di formazione con tutti coloro i quali saranno coinvolti nella gestione delle pratiche di mia competenza.
Lo standard è elevato, ho delle belle sensazioni.
Indicativamente ogni agevolazione avrà il suo nuovo referente. Ho piena fiducia nelle competenze di chi mi sostituirà.

Con un pizzico di malinconia, tutto il team Agevola augura il meglio a Tanita per la continuazione della sua carriera. Alla nuova realtà che l’accoglierà, la fortuna di potersi avvalere di un elemento di grande valore e talento.

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Jessica Gaigher / The Founder

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